Ho scelto di raccontare la storia di un uomo che si alza per mettersi in cammino verso le alture. Io mi affatico a starmene seduto, anche quando leggo resisto all’immobilità per alcune righe e poi finisce sempre che compio qualche passo. Non lo faccio per irrequietudine,è che le parole mi palpitano dentro. Accade lo stesso quando scrivo, l’inchiostro mi muove, è la linfa delle storie e per sua natura non può restare inanimato. Viaggio fa rima con coraggio, ci penso ogni volta che inizio qualcosa di nuovo. Fantastico sul colore che potrebbe avere un viaggio. Che colore sarà mai? Lo stesso di un respiro o di un volo? E di che colore si bagna un tuffo? Le risposte a questi quesiti potrebbero assumere diverse sfumature, ma a mio parere l’audacia di queste gesta porta con un unico tono, tale e quale all’inchiostro che è scivolato tra le pagine dei “Dialoghi sulle alture”. Per questa ragione credo che il colore del coraggio sia il blu e che in qualche modo sia stato assorbito da questa storia.
Il regista Diego Willy Corna
DIALOGHI SULLE ALTURE
IL TERZO: È raro che ci si chiami per nome. IL SECONDO: Primo, Secondo, Terzo e Ultimo, qualcuno ha stabilito un ordine. IL PRIMO: Mellino, l'Ultimo, era nato al settimo mese. Era in anticipo, per questo ha avuto ilnome più bello.
Informazioni:
Ho scelto di raccontare la storia di un uomo che si alza per mettersi in cammino verso le alture. Io mi affatico a starmene seduto, anche quando leggo resisto all’immobilità per alcune righe e poi finisce sempre che compio qualche passo. Non lo faccio per irrequietudine,è che le parole mi palpitano dentro. Accade lo stesso quando scrivo, l’inchiostro mi muove, è la linfa delle storie e per sua natura non può restare inanimato. Viaggio fa rima con coraggio, ci penso ogni volta che inizio qualcosa di nuovo. Fantastico sul colore che potrebbe avere un viaggio. Che colore sarà mai? Lo stesso di un respiro o di un volo? E di che colore si bagna un tuffo? Le risposte a questi quesiti potrebbero assumere diverse sfumature, ma a mio parere l’audacia di queste gesta porta con un unico tono, tale e quale all’inchiostro che è scivolato tra le pagine dei “Dialoghi sulle alture”. Per questa ragione credo che il colore del coraggio sia il blu e che in qualche modo sia stato assorbito da questa storia.
Il regista Diego Willy Corna
DIALOGHI SULLE ALTURE
IL TERZO: È raro che ci si chiami per nome. IL SECONDO: Primo, Secondo, Terzo e Ultimo, qualcuno ha stabilito un ordine. IL PRIMO: Mellino, l'Ultimo, era nato al settimo mese. Era in anticipo, per questo ha avuto il nome più bello.
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